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14. Una prova inconfutabile - Le corrispondenze incrociate
"La prova più convincente mai messa
su carta della realtà della vita dopo la morte."
Colin Wilson
Nei primi anni della ricerca in ambito
metafisico, i critici sostenevano che le informazioni fornite
dai medium come prova dell'Aldilà potessero provenire dall'inconscio
dei medium stessi o dalla lettura del pensiero dei partecipanti
alla seduta.
Tuttavia questa posizione è ormai profondamente
mutata. Nell'angusta faccenda del ruolo dell'inconscio dei
medium, la ricerca metafisica è riuscita pienamente a dimostrare
che, per quanto riguarda i medium autentici, l'inconscio
non ha niente a che vedere con le informazioni trasmesse
dall'Aldilà. E non c'entra nulla nemmeno la "telepatia"
fra il medium e i partecipanti alla seduta.
Le "Corrispondenze Incrociate di Myers"
sono ormai divenute la prova classica della sopravvivenza
alla morte e si sono dimostrate, nei confronti di molte
persone, molto influenti e convincenti ai fini dell'accettazione
dell'idea della vita dopo la morte.
Una persona che si è dedicata con impegno
nello studio delle Corrispondenze Incrociate è l'ex umanista-secolare
Colin Brookes-Smith. Dopo avere indagato su di esse, egli
affermò nel Society for Psychical Research Journal
che la sopravvivenza alla morte dovrebbe essere ormai considerata
come un fatto adeguatamente appurato e al di là di ogni
dubbio per ogni persona ragionevole. Inoltre, Brookes Smith
sostenne che questa conclusione non avrebbe dovuto rimanere
avvolta nell'oblio dei fascicoli di una ricerca, ma avrebbe
dovuto essere presentata al pubblico come:
"una conclusione scientifica epocale
di primaria importanza per il genere umano." (Murphet
1990: 64).
Frederick W. H. Myers fu uno studioso di
materie classiche vissuto a Cambridge alla fine del XIX
secolo. Fu uno dei pionieri che fondarono la (Società
per la Ricerca sul Paranormale) e si impegnò in prima
persona ad indagare sull'Aldilà. Mentre era ancora in vita,
si dedicò con particolare interesse all'elaborazione di
un metodo che consentisse di provare che le informazioni
fornite dai medium non provenivano dal loro inconscio.
Il metodo che escogitò fu quello delle
corrispondenze incrociate - una serie di messaggi destinati
a medium differenti di diverse parti del mondo che, singolarmente
considerati non significassero nulla ma che, messi insieme,
avessero un senso compiuto. Myers e i suoi insigni colleghi
della Society for Psychical Research erano dell'idea
che, se fosse stato possibile realizzare con successo un
esperimento di questo genere, esso avrebbe avuto un elevato
"valore probatorio" e sarebbe stato una prova
di alto livello della continuità dell'esistenza.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1901, più
di una dozzina di medium di Paesi diversi cominciarono a
ricevere, mediante scrittura automatica, una serie di messaggi
incompleti firmati da Frederick Myers e, in seguito alla
loro dipartita, anche dai suoi colleghi della Society
for Psychical Research Henry Sidgwick ed Edmund Gurney.
Tutti i messaggi avevano ad oggetto oscure
materie classiche, erano spesso in latino o greco, lingue
che la maggior parte dei medium non conosceva, e in sé non
avevano alcun senso. L'Autore dei messaggi disse ai medium
di apporre la data su ciascuna comunicazione, di farla autenticare,
e, quindi, di trasmetterla ad un indirizzo centrale dove
si sarebbe provveduto all'assemblaggio dei messaggi. Combaciarono
come pezzi di un puzzle. In tutto, nel giro di trent'anni,
vennero trasmessi più di tremila messaggi. Alcuni di essi
erano costituiti da più di quaranta pagine dattiloscritte.
Insieme diedero vita a 24 volumi e 12.000 pagine.
Le indagini proseguirono così a lungo che alcuni dei ricercatori,
come il Prof. Verrall, morirono durante il loro svolgimento
e iniziarono anch'essi a comunicare.
I medium di cui si servirono Myers e i
suoi collaboratori dell'Aldilà non erano professori di materie
classiche. Non avevano un elevato livello d'istruzione e
tutti i messaggi trasmessi andavano al di là delle loro
conoscenze e della loro esperienza. In un'occasione uno
dei medium, la Sig.ra Coombe-Tennant, condusse, tramite
"scrittura automatica", una discussione tra l'entità
spirituale del Prof. Sidgwick e il suo collega vivente G.
Balfour, avente ad oggetto la "relazione mente-corpo,
l'epifenomenalismo e l'interazionismo". Si lamentò
stizzita del fatto che non aveva alcuna idea di quello di
cui stavano parlando e perse la pazienza poiché le veniva
richiesto di trasmettere cose troppo complicate.
Myers ebbe a dire che era estremamente
difficile trasmettere i suoi messaggi dal mondo spiritico
attraverso i medium, infatti disse che era:
come dettare a bassa voce a una segretaria
riluttante e in qualche modo poco sveglia, stando dietro
a uno schermo di vetro gelato che offusca la vista e affievolisce
i suoni (Wilson 1987: 176).
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1956 all'età
di 81 anni, una delle medium chiave delle Corrispondenze
Incrociate, la Sig.ra Coombe-Tennant, utilizzando il suo
soprannome di Sig.ra Willett, trasmise attraverso la medium
Geraldine Cummins, la quale non aveva mai conosciuto né
lei né i suoi figli, un libro lungo e dettagliato di memorie
personali contenente dettagli incredibilmente riservati
sulla sua vita privata. Pubblicati con il titolo Swan
on a Black Sea (Cigno su un Mare Nero), i messaggi
della Willett, altro nome con il quale sono conosciuti,
sono considerati da molti, compreso Colin Wilson, come:
la prova più convincente mai messa su
carta della realtà della vita dopo la morte (Wilson 1987:183).
Le informazioni trasmesse negli esperimenti
di Myers furono talmente accurate da lasciare sbalorditi
i membri della Society for Psychical Research. Ad
un certo punto coloro che indagavano sulle Corrispondenze
Incrociate di Myers ingaggiarono degli investigatori privati
per mettere sotto sorveglianza la Sig.ra Piper, una delle
medium coinvolte negli esperimenti. La sua corrispondenza
fu messa sotto controllo, degli investigatori privati la
seguirono, si indagò sui suoi amici e sulle persone con
cui parlava. E tutte le indagini dimostrarono la sua estraneità
a frodi, macchinazioni o imbrogli.
Le prove sono assolute. Tutti i documenti
originali sono stati archiviati per ulteriori studi e indagini.
Per coloro che volessero prendere l'iniziativa di condurre
ulteriori indagini, sono disponibili informazioni in quantità
sufficiente. E sebbene per gli investigatori delle Corrispondenze
Incrociate le informazioni siano provocatorie, la ricompensa
è la prova evidente dell'esistenza dell'Aldilà.
Lo stesso Colin Wilson, in precedenza scettico
e oggi scrittore di fama internazionale, condusse delle
indagini. Egli ha scritto:
Considerati nel loro complesso, le Corrispondenze
Incrociate e i messaggi di Willett sono fra le prove più
convincenti attualmente esistenti riguardo alla vita dopo
la morte. Per tutti coloro che siano disposti a dedicare
qualche settimana al loro studio, essi sono la prova che,
al di là di ogni ragionevole dubbio, Myers, Gurney e Sidgwick
continuarono a comunicare dopo la loro morte (Wilson 1987:
179).
Le Corrispondenze Incrociate di Myers sono
riuscite a dimostrare in maniera efficace che ciò che veniva
trasmesso attraverso i medium non proveniva dal loro inconscio.
È interessante notare che negli Esperimenti
di Scole (vedi il Capitolo
5) le entità comunicanti fornirono diversi accenni ed
enigmi attinenti alla vita e all'opera di Frederick Myers,
e uno degli "scienziati in spirito" fornì Frederick
come suo nome - suggerendo agli sperimentatori che gli esperimenti
di Scole erano una continuazione delle Corrispondenze Incrociate
(vedi Grant e Jane Solomon, L'Esperimento di Scole,
Capitolo
9).
Su Internet
Konstantin Österreich, The Cross Correspondences (Le
Corrispondenze Incrociate)
http://www.survivalafterdeath.org/articles/oesterreich/cross.htm
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